Edoardo Tresoldi negli UAE – le committenze ad Abu Dhabi e Al Dhaid

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Siamo state onorate di incontrare Edoardo Tresoldi ad Abu Dhabi lo scorso aprile. Erano i suoi ultimi giorni negli Emirati, dopo aver lavorato senza sosta per mesi tra la capitale Abu Dhabi, per un maestoso e privatissimo evento della famiglia reale, e ad Al Dhaid, nel mezzo del deserto dell’emirato di Sharjah, in un sito archeologico. 

Edoardo Tresoldi, classe 1987, è nato nella provincia di Milano. Diplomato all’Istituto d’Arte di Monza, considera Roma la sua casa, il posto dove tornare dopo i suoi lavori in giro per il mondo. E’ proprio a Roma che ha cominciato a lavorare nel 2009 prima come scenografo per il cinema e poi come assistente di Borondo, uno dei grandi personaggi dell’arte pubblica contemporanea.
Lo scorso gennaio è stato inserito dalla celebre rivista Forbes tra i ’30 influencer under 30′ nella categoria Arts, e si è affermato nel panorama internazionale dopo aver lavorato, su commissione pubblica, in un sito archeologico in Puglia, a Siponto, dove ha “ricostruito” con rete metallica una Basilica Paleocristiana della quale erano rimaste solo le fondamenta. Un lavoro incredibile, le cui foto hanno fatto il giro del mondo, non solo per la maestosità e potenza visiva dell’intervento in sé, ma soprattutto per la scelta coraggiosa di far dialogare archeologia e arte contemporanea e per aver contribuito a scrivere un nuovo capitolo di storia del restauro dell’antico.

Dopo Siponto le committenze internazionali non si sono fatte attendere, non la prima volta che Tresoldi si trova a lavorare negli UAE, visto che lo scorso dicembre ha partecipato all’Islamic Art Festival di Sharjah.

Tresoldi è stato invitato negli Emirati Arabi Uniti per due diverse commissioni, e portandosi dietro dall’Italia una squadra di fidatissimi collaboratori. Ad Abu Dhabi è stato coinvolto dallo studio DesignLab Experience, specializzato in eventi su larga scala, nella creazione della scenografia per un evento privato per la famiglia reale. Le strutture Archetipo/Archetype si inserirono in uno spazio al chiuso di 7000 metri quadri, un meraviglioso giardino d’inverno dove le architetture in rete metallica, cifra stilistica e materiale del lavoro di Tresoldi, accoglievano fiori, fontane e giochi di luce, e che hanno ospitato uno spettacolo veramente da ‘1000 e una notte’ (che potete vedere in questo bellissimo video cliccando qui). Sappiamo che le strutture realizzate per questo evento privato (1700 ospiti!) saranno ricollocate, separatamente, in diversi luoghi istituzionali della città.

Tresoldi in occasione del nostro incontro all’ADNEC di Abu Dhabi ci raccontò che era in attesa del fotografo Roberto Conte (@ilcontephotography), che sarebbe arrivato il giorno dopo. Era evidente la sua eccitazione nell’affidare al fotografo e amico  il racconto di quell’installazione; la fotografia in questo caso sarebbe stata la testimonianza necessaria di un lavoro che sarebbe stato visibile nella sua interezza solo agli ospiti di quell’evento, ma anche, come poi il risultato dimostra, uno strumento fondamentale di racconto dell’opera d’arte in sè.

Rimaniamo in attesa di scoprire qualcosa di più sul lavoro di Tresoldi ad Al Dhaid; sappiamo che si tratta anche qui di una committenza coraggiosa e illuminata che, dopo aver visto il lavoro dell’artista a Siponto, ha voluto coinvolgerlo in un’operazione di restauro simile, in un’area archeologica nel deserto nell’Emirato di Sharjah. L’artista, durante il nostro incontro, ci ha parlato dei problemi tecnici incontrati e delle difficili condizioni di installazione dell’opera, sicuramente la sabbia e le alte temperature del deserto hanno stretto l’artista a che lo hanno messo a dura prova nel trovare nuove soluzioni.

Nota del redattore:
L’area archeologia di Saruq Al-Hadid si trova nell’emirato di Sharjah ed è stata individuata da His Highness Sheik Mohammed Bin Rashid Al Maktooum durante un volo in elicottero di perlustrazione nel 2002. Si notarono inusuali formazioni di dune e si decise di investigare con degli scavi archeologici che portarono alla luce testimonianze e reperti risalenti all’eta del ferro, motivo per il quale l’area è considerata il più importante sito archeologico della penisola arabica. I reperti di Al-Dhaid sono conservati nel museo di Dubai Sarouq Al Hadid.

Per saperne di più sul lavoro di Edoardo Tresoldi vi invitiamo a visitare il suo sito web www.edoardotresoldi.com